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martedì 20 maggio 2025

T di Chetna Maroo

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Adatto per: Adulti (18+)

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Ci sono libri che parlano con voce alta e decisa, e poi ce ne sono altri, come “T”, che sussurrano. Eppure, quel sussurro ti rimane dentro.
La protagonista, Gopi, ha undici anni e vive in una famiglia di origini indiane nel Regno Unito. Dopo la morte improvvisa della madre, tutto cambia: il silenzio entra in casa, si insinua tra i gesti quotidiani, tra le parole non dette. Il padre si chiude, le sorelle cercano ognuna una propria via. Gopi trova la sua nello squash, uno sport che si trasforma presto in qualcosa di molto più profondo: un modo per incanalare il dolore, per respirare, per stare in piedi.  Il romanzo è breve ma denso. Ogni pagina contiene un’emozione trattenuta, un movimento, una tensione. Non ci sono grandi colpi di scena o frasi ad effetto: c’è la vita, nel modo in cui spesso si presenta dopo una perdita. Con durezza, ma anche con piccole aperture, spiragli di luce.
Ciò che colpisce di più è l’atmosfera: la scrittura è asciutta, quasi pudica, ma sa colpire con precisione. La famiglia viene raccontata senza fronzoli, ma con un’empatia fortissima. Nessuno è perfetto, nessuno è eroe. Sono tutti persone vere, che soffrono, che cercano di capirsi e di sorreggersi, a modo loro. “T” è un libro che può passare inosservato, ma che merita attenzione. Non perché urli, ma perché riesce a raccontare la perdita con una grazia rara, e allo stesso tempo a suggerire che il dolore non cancella tutto: può anche diventare qualcosa che insegna a guardare avanti. Una lettura breve, sì, ma piena di silenzi che fanno rumore. Consigliatissimo a chi ama le storie intense, intime, che parlano sottovoce ma arrivano dritte al cuore. (Francesca L.)