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venerdì 24 agosto 2018

"Pura razza bastarda", Paolo Grugni

CONSIGLIO DELLA BIBLIOTECA E DEI LETTORI

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Adatto per: Giovani adulti (14 - 17) · Adulti (18+)

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Un autore che non delude, meticoloso nella ricerca storica, capace di celare la poesia tra le righe incalzanti di un noir e di scolpire con le parole personaggi a tutto tondo. Una trama densa e sconvolgente, che si vorrebbe inventata da cima a fondo ma che purtroppo risulta fin troppo aderente alla realtà. Mi sono trovata calata nei pesantissimi anni Sessanta, quelli duri della lotta civile latente, delle correnti politiche degenerate, della mafia in espansione come una muffa sul terreno che muore. Gli anni dei complotti, delle lotte per i diritti, della disgregazione sociale. Ma anche gli anni delle canzonette,  dei sogni di cambiamento, di libertà, di uguaglianza. Anni lontani, lontanissimi per me cresciuta nella felicità preconfezionata degli anni Ottanta.
Eppure non riesco a uscire dal libro, dopo averlo chiuso. Ascolto alla radio le notizie dell'ennesima corruzione, dell'ultimo disastro annunciato, dell'odierno femminicidio e la sensazione è quella della permanenza ostinata di un male che ha avuto decenni per creare ulteriori metastasi. Spengo la radio. So che il cambiamento è lento e non fa notizia. So di tante persone che come il commissario Malfatti del libro vivono di piccole onestà quotidiane, covando una visione diversa del futuro. Ci sarà ancora chi coltiva sogni del mondo che avrebbe dovuto essere?

COMMENTO AGGIUNTO DAL NOSTRO UTENTE C.M.: Ottimo libro che si divide tra storia (quella di metà anni sessanta del secolo scorso ambientato nella "Milano da bere" dove la mafia iniziava a stendere i propri tentacoli) e romanzo poliziesco. Forse all'epilogo l'autore eccede nella cronaca a scapito del romanzo.